Bologna-Genoa 0-3: il Tosco l'ha vista così...

Bologna-Genoa 0-3: il Tosco l’ha vista così…

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Partita commentabile solo fino al minuto 33, perché da lì in poi è tutto opinabile: l’arbitraggio di Massa (per il sottoscritto ininfluente sul risultato), le scelte di Sinisa (ovvie e logiche, quando si resta in dieci nella prima frazione di gara il 4-4-1 è di prassi, poi se si deve recuperare il risultato si possono fare altre scelte verso il finale di partita, infatti Mihajlovic ha agito così), le prestazioni insufficienti di quasi tutti i calciatori del Bologna, innervositi per la piega che stava prendendo il match, fino all’incomprensibile atteggiamento del Genoa, indisponente oltre ogni logica visto che la gara era praticamente segnata.

I primi trenta minuti hanno visto i rossoblù tentare di seguire le tracce conosciute, nonostante ogni volta si debba rinunciare a qualche pedina importante (vedi Sansone) o fondamentale (vedi Soriano).

La manovra riusciva comunque fluida anche se un po’ sterile, quindi il doppio errore di Danilo (cattivo allineamento che permette a Masiello di restare in gioco e successiva pessima marcatura sull’autore del gol Soumaoro) ha generato lo scenario perfetto per i nostri avversari.

L’entrata fallosa di Schouten, seppur non cattiva, ha condizionato una sfida che da lì in poi si è scaldata, non facilitando di certo una squadra come il Bologna, incapace di giocare un calcio ‘sporco’ e al limite dell’infrazione.

Il raddoppio genoano ha di fatto chiuso i conti, e al riguardo vorrei esprimere un concetto a me poco chiaro: sarà una mia perversione ma tendo sempre a difendere chi si trova in difficoltà, e Denswil (giocatore che apprezzo per le ottime qualità tecniche, stante il suo ruolo di difensore) appare in continua ricerca di una propria identità, non trova continuità di rendimento e le critiche che riceve sono il più delle volte inappuntabili, ma dargli la responsabilità anche della seconda rete incassata ieri mi pare un filino esagerato, per usare un eufemismo.

Ora, io capisco tutto, ma colpevolizzare un difensore che sbaglia un anticipo a 80 metri dalla porta avversaria, quando almeno quattro compagni avrebbero potuto o dovuto fermare Sanabria (che si è fatto tutto il campo prima di tirare), più che la ricerca di un responsabile mi sembra accanimento vero e proprio.

Non è questo il modo per aiutare un nostro calciatore, certamente in difficoltà ma non colpevole di tutte le malefatte del mondo.

Tosco

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