15/12/2025
Nicola Tagliavini
OneFootball, Made in BO

Bologna-Juventus 0-1: il Tosco l’ha vista così…

Tempo di Lettura: 2 minuti

Gara che si presta ad un’analisi tattica accurata: il Bologna ha faticato più del solito nel trovare gli accoppiamenti giusti nella sua propensione alla difesa uomo contro uomo, sia per l’assetto avversario con una punta centrale e due mezzepunte alle spalle, sia per le tante e ben fatte rotazioni e interscambi dei calciatori di Spalletti.

Ecco allora che i rossoblù hanno dovuto correre molto e spesso all’indietro perché gli accoppiamenti non erano sempre quelli più logici. Per esempio, sulla fascia sinistra i continui scambi di posizione tra McKennie e Conceiçao costringevano Lucumí e Miranda a fare altrettanto, mentre sul lato opposto la stessa cosa avveniva tra Cambiaso e Yildiz, con la differenza che il centrale difensivo Heggem era impiegato al controllo di David e quindi il sacrificio lo doveva fare spesso Moro o a volte, in ripiego, Ferguson, già comunque impegnato in un duello per lui complicato contro Thuram.

Le restanti prese difensive si sono sviluppate con più logica sul terreno di gioco: Cambiaghi-Kalulu, Orsolini-Koopmeiners, Dallinga-Kelly e Pobega-Locatelli.

Ad inizio ripresa Italiano ha optato per uno scambio tra Pobega e Ferguson, probabilmente per passo diverso tra lo scozzese e Thuram (come detto sopra), dirottando Lewis su Locatelli.

Dentro a questi duelli e a questi continui interscambi si è sviluppata una partita comunque complicata per entrambe le squadre, e solo un episodio poteva determinarla: il colpo di testa al 64′ di Cabal ha fatto mettere le mani sui tre punti agli uomini di Spalletti, anche se per quanto visto in campo sarebbe stato più giusto un pareggio.

Certamente il BFC è apparso più stanco e meno performante dei bianconeri, che per fisicità e passo sono secondi a pochi in Serie A. Credo che con un più più di ‘gamba’ sarebbe stato possibile, per i felsinei, mettere alla corde gli avversari come quasi sempre succede nei nostri match, ma si sa che il doppio impegno continuo e ininterrotto da inizio ottobre ha ormai portato diversi calciatori a dover sostenere un minutaggio esagerato con relativa fatica al recupero.

Non tener conto di questo aspetto nelle analisi delle gare vuol dire ignorare di proposito una componente fondamentale del gioco del calcio. Naturalmente anche Locatelli e compagni avevano giocato in settimana, ma non sempre per le squadre i cali fisici avvengono nello stesso periodo dell’anno: essi dipendono dalla possibilità di rotazioni, dalla profondità della rosa, dal recupero degli infortunati e così via.

Ieri, evidentemente, dal punto di vista fisico il Bologna non poteva fare di più e forse il centrocampo a tre senza Odgaard, col senno di prima, voleva essere una scelta un filo più conservativa. Poi il risultato finale può farla sembrare errata, ma se ripercorriamo con la mente l’intera partita notiamo che il Bologna ha pareggiato tutte le statistiche di un avversario che, se qualcuno l’avesse dimenticato, ha un valore comunque da prime quattro della Serie A.

Tosco – Canale 88

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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

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