Bologna-Sassuolo 4-2: il Tosco l'ha vista così...

Bologna-Sassuolo 4-2: il Tosco l’ha vista così…

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La forza delle idee: così il Bologna vince le sue partite. E anche quando non vince, le idee sono lì.

A volte possono sembrare meno forti, invece ci sono e prima o poi escono. Magari alla distanza, proprio come ieri sera. Troppo facile e scontato sostenere che sono stati i cambi a far svoltare la gara (come sostenuto da Dionisi al termine), più logico invece considerare una partita come una disputa sulla lunga distanza: ciò che si fa nel primo tempo, ad esempio, potrebbe diventare propedeutico per la riuscita del piano tattico nella ripresa.

Il Sassuolo sembrava correre di più, ma al termine della prima frazione di gioco i km percorsi erano 57 per i neroverdi e 56 per i rossoblù, e alla fine sono stati addirittura maggiori quelli percorsi dal BFC: erano le distanze tra i reparti a fare la differenza, così da far apparire i ragazzi di Dionisi messi meglio in campo.

Vi do però una notizia: è normale che la squadra che si difende possa apparire disposta meglio suo rettangolo verde, perché chi attacca e fa la partita deve allargarsi e allungarsi per trovare spazi (non è difficile da capire), mentre chi si difende fa esattamente il contrario. Nello specifico, ieri sera Dionisi aveva preparato ciò che ormai fanno quasi tutti: ‘venirti a prendere’ sulla rimessa dal fondo per poi compattarsi una volta che gli avversari avevano consolidato il possesso palla.

Piano tattico riuscito per una parte del primo tempo ma poi andato via via a spegnersi: per merito di chi? Dei cambi, dei titolari, o comunque del solito piano tattico del Bologna di Motta?

Con la forza delle idee, come dicevo, si viene a capo anche dei match più difficili (non sempre, naturalmente) e i frutti si raccolgono nella ripresa, quando le distanze dei difendenti giocoforza si dilatano.

Trovo superficiali e pretestuose le critiche a Motta, reo secondo alcuni tifosi di aver sbagliato la formazione: ma davvero è criticabile un allenatore che ci sta tenendo mediamente dal quarto all’ottavo posto attraverso il gioco e non per congiunzioni astrali?

Se così fosse, vorrebbe dire che tra i tifosi e gli addetti ai lavori c’è più di qualcuno che ha perso il senso della misura: sicuri che, in tal caso, sia solo Thiago ad avere un ego smisurato?

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Foto: Getty Images (via OneFootball)