Mihajlovic è l'allenatore giusto per un salto di qualità?

Mihajlovic è l’allenatore giusto per un salto di qualità?

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La domanda è tendenziosa, ma siccome il nostro allenatore continua a lamentarsi delle eventuali poche ambizioni della società e/o proprietà, ribalto il ragionamento: nel caso poco probabile in cui Saputo decidesse di mettere un sacco di soldi per colmare il gap tecnico con le prime sette, Mihajlovic (al netto delle sue dichiarazioni), visto quanto dimostrato in carriera, sarebbe l’allenatore giusto per concretizzare una campagna acquisti onerosa?

Ricordo ad esempio che il suo Torino 2016-2017, con un attacco composto da Belotti (26 gol), Ljajic (12 gol), Iago Falque (10 gol), Maxi Lopez, Iturbe e Boyé (altri 4 gol), si posizionò al nono posto con 53 punti, 71 gol fatti e 66 subiti.

Nella Sampdoria 2014-2015 il parco attaccanti era composto da Eder (9 gol), Gabbiadini (8 gol), Okaka (4 gol), Muriel (4 gol), Soriano (4 gol), Eto’o (2 gol) e Bergessio (1 gol), e alla fine arrivò un settimo posto con 56 punti, 48 gol fatti e 42 subiti, posizionamento utile per l’accesso all’Europa League.

Ho preso in esame solo questi due casi per far notare come nella stagione al Toro, pur avendo la super punta da doppia cifra (Belotti), Mihajlovic ha fatto meno punti rispetto al campionato con la Samp, quando aveva una sorta di cooperativa del gol.

Se Sinisa provasse a valutare come riuscire a subire meno reti (ricordandosi che qui stava per battere il record mondiale di gol subiti consecutivamente, fermandosi a 43 gare), forse potrebbe ambire a panchine più importanti di quella del Bologna: le squadre ambiziose devono subire meno reti e perdere meno partite.

La mia risposta alla domanda iniziale comunque è sì, purché sistemi la fase difensiva, altrimenti non serve una punta ma un pallottoliere: gli obiettivi, nel calcio, quasi sempre si raggiungono con squadre equilibrate e non con squadre che ne fanno uno in più degli avversari.

Ho scritto ‘quasi’, perché esiste l’eccezione che conferma la regola. Ma non a caso, nell’unica stagione in cui conquistò una qualificazione all’Europa League, Mihajlovic perse solo 8 partite, pareggiandone 17 e vincendone 13.

Tosco – www.madeinbo.tv

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