Monza-Bologna 1-2: il Tosco l'ha vista così...

Monza-Bologna 1-2: il Tosco l’ha vista così…

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Partita condotta con una certa autorevolezza dai rossoblù, che per buona parte del primo tempo, attraverso un palleggio sicuro e preciso, hanno tolto certezze ad un avversario che solitamente fa di questo fondamentale la base delle proprie prestazioni: prima con Stroppa e poi con Palladino, il Monza in termini di palleggio ha più volte dimostrato di essere una formazione ben organizzata e composta da calciatori di buona tecnica; sono altri, semmai, i difetti dei brianzoli, evidenziati anche ieri sera.

Durante la ripresa, invece, la gara si è ‘sporcata’, complice qualche intervento al limite, e il Bologna ha via via perso il predominio tattico e intenzionale della sfida, pur rimanendo dentro alla stessa per concentrazione e buona attitudine ai contrasti che andavano intensificandosi, non innervosendosi più di tanto (eccetto Medel, tolto giustamente da Motta per evitare guai) e mantenendo linearità sia nelle uscite ragionate che nelle ripartenze lunghe.

Statistiche alla mano la partita è risultata molto equilibrata, ma la vittoria del Bologna appare certamente meritata per come si è sviluppato il match: andare sotto tramite un rigore giusto ma casuale, pareggiare subito e accelerare con l’innesto di un giocatore più offensivo come Orsolini (rispetto ad un Aebischer sempre molto applicato ma ingenuo nell’occasione del penalty provocato), certifica la predisposizione a voler portare a casa i tre punti da parte di un BFC più forte per qualità e rotazioni.

Vittoria che va presa per quel che vale, come quella ottenuta contro il Lecce. Non per smorzare gli entusiasmi, ma come ben sapete sono poco incline alle depressioni e alle esaltazioni: gli ultimi successi sono arrivati contro due neopromosse che stanno facendo il ‘loro’ campionato, ben diverso dalle prospettive del Bologna; il Torino prima e il Sassuolo poi saranno invece gli avversari perfetti per testare la verosimile crescita dei rossoblù, intervallati dalla difficile trasferta di San Siro contro l’Inter.

A quel punto si avrà qualche elemento in più per valutare il percorso tattico e progettuale di Thiago Motta (ancora intermittente e poco decifrabile ma certamente ‘profondo’), bollato prematuramente come inadeguato («meglio un normalizzatore»), il valore effettivo della rosa («costruita per il 3-5-2») e quello di determinati calciatori identificati frettolosamente come pippe («sono delle scommesse») e che invece stanno dimostrando di valere la Serie A.

Da lì si capirà che tipo di campionato attenderà i rossoblù dopo la lunga sosta per il Mondiale.

Tosco – www.madeinbo.tv

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Foto: Getty Images (via OneFootball)