Sassuolo-Bologna 0-3: il Tosco l'ha vista così...

Sassuolo-Bologna 0-3: il Tosco l’ha vista così…

Tempo di Lettura: 2 minuti

Per il Bologna 3-5-2 ormai classico, con inversione delle mezzali (Svanberg nel mezzo spazio di destra e Soriano in quello di sinistra) e l’unica vera novità rappresentata da Orsolini nel ruolo di punta sotto ad Arnautovic. ‘Orso’, nel concreto, era poi il giocatore che attaccava la profondità, come visto in ben sei occasioni, due delle quali hanno portato alla conclusione e quattro finite in offside.

Volume di gioco superiore del Sassuolo, sempre da copione, in quanto i neroverdi sono la seconda squadra per possesso palla, statistica confermata anche ieri col 61%. La costruzione da dietro della formazione di Dionisi è stata più deficitaria del solito per l’assenza di Consigli, ma comunque – nelle intenzioni – la gara si è sviluppata secondo i canoni prestabiliti, compreso un BFC più alto perché i neroverdi, costruendo appunto da dietro, invitano gli avversari ad alzare il proprio baricentro: ieri, per i rossoblù, 50 metri di media.

L’inizio dei felsinei è stato complicato, dovendo trovare alcune contromisure per arginare un approccio notevole dei padroni di casa: Soumaoro è stato spesso costretto ad abbandonare la linea difensiva per accorciare su Traoré, mentre sulla fascia sinistra andava trovato il sistema per disinnescare Berardi. Molto meno problematica la corsia opposta, poiché Boga si è eclissato da solo. Poi il match ha preso l’indirizzo definitivo nel risultato grazie al bellissimo gol di Orsolini, che al netto della segnatura non ha prodotto una grande partita: stop errati, chance sparata in curva e quattro volte in fuorigioco, ma il gol è una perla vera che vale tanto.

Da lì il Sassuolo si è perso, tanto da non trovare più le solite giocate e riprendendo il filo del suo calcio solo a metà del secondo tempo, con una serie di conclusioni alte di Berardi e Scamacca e poi col super intervento di Skorupski sempre sul numero 25 neroverde.

Il finale di gara è stato ben controllato da una squadra che, indipendentemente dalla qualità del gioco che propone (e che ripeto, a scanso di equivoci, a me non piace), dà l’idea di crederci: forse questa è la conclusione da trarre al termine del girone d’andata: il compromesso trovato da Mihajlovic e giocatori ha prodotto un gruppo coeso (l’esultanza sul gol di Santander ne è la dimostrazione) che al giro di boa ha messo a segno il record di punti da quanto la Serie A conta 20 partecipanti: non vuol dire niente, così come non vogliono dire niente i record negativi demagogicamente sottolineati dalla stampa anti-Saputo e dai suoi accoliti.

L’ultima considerazione è su Hickey, calciatore in evidente crescita esponenziale e sicuramente avvantaggiato da questo sistema di gioco: se la fase difensiva dello scozzese è ancora da rivedere, quella propulsiva è continua e qualitativa.

Menzione d’onore per Santander, non tanto per il gol trovato quanto per l’esultanza di tutto il gruppo dopo la sua rete: evidentemente il ‘Ropero’ sa farsi voler bene all’interno dello spogliatoio, sintomo di grande professionalità ed educazione, merce rara di questi tempi.

Colgo infine l’occasione per fare gli auguri di buone feste a tutti gli amici di Zerocinquantuno. Alé.

Tosco – www.madeinbo.tv

© Riproduzione Riservata

Foto: Getty Images