Arbitri, ennesimo gioco al massacro ai danni del Bologna: ormai è una farsa

Arbitri, ennesimo gioco al massacro ai danni del Bologna: ormai è una farsa

Tempo di Lettura: 2 minuti

Partiamo dal presupposto che le partite con Milan e Napoli sono state due cose diverse: ma solo nella forma, non nella sostanza. Se contro i rossoneri il Bologna aveva fatto fuoco e fiamme per poi essere affondato dal duo Valeri-Chiffi, stasera a Napoli i ragazzi di Mihajlovic sono un po’ mancati sul piano dell’ardore e della precisione, pur senza dimenticare le pesanti defezioni di Arnautovic, Schouten, Soriano e Soumaoro. Comunque, oltre alla forza dei partenopei, alle assenze e alle lacune dei felsinei, c’è stato dell’altro. Andiamo con ordine…
I primi venti minuti allo stadio Maradona vedono i rossoblù giocare meglio dei padroni di casa, poi, manco a dirlo, ci mette del suo il Bologna, che complice un errato disimpegno di Svanberg regala il vantaggio agli uomini di Spalletti. Poco dopo Osimhen rifila una gomitata in faccia a Theate: il belga cade a terra nella propria area, l’attaccante si rende immediatamente conto di aver commesso una sciocchezza e chiede scusa. Ora, se mi tiri un cazzotto sul naso, hai un bel da versare lacrime di coccodrillo, ormai mi hai steso e fatto male: da regolamento è espulsione, o almeno ammonizione, o almeno è d’obbligo un richiamo del VAR con annessa revisione al monitor. Invece da Mariani e Lo Cicero non arriva alcun richiamo a Serra, e si prosegue come se nulla fosse.
Parliamo adesso dei due rigori inventati in favore del Napoli. Sul primo, Medel svetta di testa col braccio alto ma è Osimhen a sbilanciare ‘il Pitbull’ e a spostargli la mano sul pallone. Sul secondo, ancora Osimhen (un vero show del nigeriano) colpisce Mbaye e subito dopo viene leggermente sfiorato dal senegalese, lasciandosi crollare a terra come se qualcuno gli avesse sparato: il carneade Serra fischia senza esitazioni e con tanto pressappochismo. Infine, il mancato penalty per i rossoblù, con un nitido controllo di mano di Fabian Ruiz a stoppare un cross basso di Sansone, ma né arbitro né VAR ci mettono becco: tranquilli, ci diranno che lo spagnolo aveva toccato la sfera prima col piede e che si trattava di un movimento congruo. Si ride per non piangere… Certo, ai fini del risultato non avrebbe influito, ma resta l’ennesima ‘perculata’ ai danni del BFC, che ormai non sa più a che santo votarsi.
Mi piacerebbe inoltre capire perché i minuti di recupero contro Milan e Napoli non sono stati giocati, seppur segnalati. Che altro aggiungere? Peggio il duo Valeri-Chiffi o quello Serra-Mariani? Certa è la solita mancanza di rispetto e l’accanimento nei confronti di un club che nulla ha fatto per meritarselo. A dirla tutta, passa la voglia di guardare questo sport, se ancora il calcio può essere definito tale.

Mario Sacchi

© Riproduzione Riservata

Foto: Getty Images