Se il 2024 era stato l’anno del miracolo Champions League, il 2025 che volge al termine ha visto il Bologna riaprire la sua bacheca dei trofei, vincendo una Coppa Italia (la terza in totale) che mancava da 51 lunghissimi anni. I rossoblù hanno così confermato con pieno merito il proprio posto tra le grandi della Serie A ma non solo, perché la squadra di Vincenzo Italiano ha iniziato a farsi valere anche in Europa.
Ben 52 le gare disputate da gennaio a dicembre, con la ciliegina seppur dal retrogusto amaro di una finale di Supercoppa: in questo articolo abbiamo selezionato quelle che, a nostro avviso, meglio rappresentano un’annata spettacolare, storica e sicuramente indimenticabile.
Bologna-Borussia Dortmund 2-1 (21 gennaio) – Un sogno ad occhi aperti, la prima vittoria nella massima competizione continentale per club in epoca moderna. Per di più al Dall’Ara, contro i vicecampioni d’Europa e in rimonta, grazie alle reti di Dallinga e Iling-Junior (forse i protagonisti meno attesi). Al fischio finale una festa collettiva nella serata che, in contemporanea, segnava il congedo del BFC dalla Champions League: ma a qualcuno è importato davvero?
Bologna-Lazio 5-0 (16 marzo) – Un Bologna aggressivo, famelico e spettacolare per costruire il successo più roboante dell’anno solare, autentico marchio di fabbrica del calcio di Italiano. Odgaard, Orsolini, Ndoye, Castro e Fabbian: uno scontro diretto che di diretto ha avuto ben poco, un vero e proprio k.o. tecnico per i biancocelesti al cospetto di una squadra quel giorno ingiocabile.
Bologna-Inter 1-0 (20 aprile) – Lo stadio Dall’Ara, un vero e proprio incubo per i nerazzurri in queste ultime stagioni: secondo scudetto sfumato contro il BFC dopo quello del 2022, sempre sotto la gestione di Simone Inzaghi, con la prodezza in rovesciata di Orsolini al 94′ autentica gioia per gli occhi e l’anima. Peraltro Bologna-Inter sarà l’ultima partita della Serie A 2025/26: sai mai che…
Milan-Bologna 0-1 (14 maggio) – Cross di Jimenez, carambola su Beukema e rischio autorete: Skorupski respinge, Jovic tenta il tap-in ma trova ancora Skorupski che salva sulla linea ed evita il vantaggio rossonero. Credete nel destino e nei segnali premonitori, quale miglior esempio? Una dolcissima serata romana riassumibile nelle lacrime di Ndoye, autore del gol decisivo, e nella coreografia della Curva Andrea Costa, trasferitasi in massa all’Olimpico: «Ora come allora… Così si gioca solo in Paradiso».
Bologna-Napoli 2-0 (9 novembre) – La prova più importante e la vittoria più prestigiosa e significativa dentro la fantastica striscia di 12 (dodici!) risultati utili consecutivi messa a referto da fine settembre a fine dicembre. Prima Dallinga e poi Lucumí suggellano un pomeriggio memorabile per tutto l’ambiente felsineo e in particolare per Pessina, portiere classe 2007, catapultato in campo all’improvviso e capace di superare l’esame a pieni voti, senza neppure subire gol: «Massimo! Massimo! Massimo!».
Celta Vigo-Bologna 1-2 (11 dicembre) – Il successo della piena consapevolezza del valore rossoblù in campo europeo: sontuosa lezione di calcio impartita in Spagna, miglior scuola del nostro continente. Doppietta di un incontenibile Bernardeschi e prestazione superlativa dell’intera squadra sottolineata il giorno dopo, con ammirevole onestà intellettuale, dalla stampa galiziana: «Bolonia, la antitesis del catenaccio». Non c’è bisogno di traduzione.
Un abbraccio sincero e affettuoso per entrare insieme nel nuovo anno, con un pensiero speciale a chi trascorrerà queste ore di festa in solitudine o in condizioni difficili.
A tutti voi, cari amici di Zerocinquantuno, l’augurio per un 2026 in cui salute, forza e serenità vi accompagnino nella maggior parte delle giornate.
Sempre e comunque col Bologna nel cuore.
La Proprietà e la Redazione
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Foto: Marco Rosi/Getty Images (via OneFootball)



