Bravo Motta a rimandare i discorsi sul contratto. Con l'Inter per fare i primi punti contro una delle '7 sorelle', in attesa di diventare una di loro

Bravo Motta a rimandare i discorsi sul contratto. Con l’Inter per fare i primi punti contro una delle ‘7 sorelle’, in attesa di inserirsi tra loro

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Battere una grande non significa per forza fare un grande campionato. Il Bologna di Arrigoni nel 2008 esordì schiantando il super Milan di Shevchenko, Ronaldinho e Kakà, poi dovette cambiare tre allenatori per salvarsi all’ultimo respiro. Eppure sono proprio questi successi a dare una tinta alla stagione: tra qualche anno non si dirà «ti ricordi che bella vittoria con la Salernitana?», ma «quella volta che battemmo la Juventus…». Il BFC di quest’anno non ha mai raccolto punti contro le attuali prime sette in classifica, cioè tutte le squadre che adesso gli stanno davanti. Vincere con l’Inter sarebbe non solo l’occasione di tenere in vita ancora per qualche settimana il sogno europeo, ma pure un modo per dire che in questo campionato strabico, divaricato ai massimi per competitività e aspettative, i rossoblù sono ancora capaci di sovvertire equilibri e riscrivere copioni. Proprio come fecero a fine aprile 2022, battendo in rimonta i nerazzurri e di fatto chiudendo loro la strada verso lo scudetto.
Ci sono però le condizioni affinché ciò avvenga domani? Il merito di Motta è stato fin qui quello di aver dato una natura e un ruolo a giocatori che la gestione precedente aveva ignorato o sottovalutato (anche se il cammino, va detto, era appena iniziato). Così facendo, però, Thiago ha nei fatti voltato pagina rispetto alla storia scritta dal gruppo precedente, quello che nei tre anni e mezzo di Mihajlovic aveva tenuto in piedi la struttura della squadra, dentro e fuori dal campo. Il processo fin qui è stato relativamente indolore, ma più ci si avvicina alle settimane finali (cioè al calciomercato) più si rischia di scivolare nel pantano delle contrattualistica e delle corse personali. Motta (che non sta sbagliando un colpo nella comunicazione) in questo frangente ha dato un grande esempio, facendo capire di non voler parlare di contratti fino al termine della stagione. Un modo per dire: siamo tutti sulla stessa barca, i bilanci si faranno alla fine. E se a dirlo è un tecnico col vento in poppa, il messaggio arriva più chiaro a tutti.

Luca Baccolini

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Foto: Getty Images (via OneFootball)