Discontinuo e a tratti indolente ma dal talento indiscutibile: Barrow è ancora una risorsa di questo Bologna

Discontinuo e a tratti indolente ma dal talento indiscutibile: Barrow è ancora una risorsa di questo Bologna

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Le prestazioni di Musa Barrow fanno discutere ormai da tempo. Al suo arrivo a Bologna ebbe un impatto straordinario, trovando 9 gol e 3 assist in 18 partite, ma nelle ultime due stagioni e mezzo le sue statistiche sono peggiorate e oggi è considerato uno dei pochi giocatori su cui l’apprezzabile lavoro di rivitalizzazione di Thiago Motta sembra non sortire alcun effetto.
Volendo spezzare una lancia a favore del gambiano, va registrato che rispetto a quella fantastica seconda parte di stagione 2019-2020 le sue medie si sono senza dubbio abbassate, ma la versione rossoblù di Musa è comunque nettamente migliore rispetto a quella atalantina. Se per gli orobici segnava meno di un gol ogni 6 gare, adesso ne trova in pratica uno ogni 4, e nel Bologna manda in porta i compagni una volta ogni 5 match anziché una ogni 10 come faceva in Prima Squadra a Bergamo.
Il costo importante del suo cartellino (19 milioni) e le folgoranti capacità ammirate soprattutto in quei primi sei mesi hanno generato delle aspettative forse eccessive dal punto di vista meramente numerico. Fin qui Barrow non è mai stato un elemento da doppia cifra comoda nell’arco di un campionato e potrebbe non diventarlo mai (anche se ha ‘solo’ 24 anni), ma ci si dimentica troppo spesso di quanto sia comunque in grado di contribuire con giocate importanti alla produzione offensiva rossoblù. Il suo limite più evidente è la concentrazione e non è raro che ‘esca’ dalla partita prima del tempo, ma è anche uno di quei calciatori capaci di estrarre all’improvviso un coniglio dal cilindro, indirizzando il match e raddrizzando una prestazione individuale che magari fino a quel momento poteva essere stata deludente se non largamente insufficiente.
Motta sa bene come Barrow sia un patrimonio di questo club e ha già cominciato a lavorare su di lui e a responsabilizzarlo, ad esempio assegnandogli il compito di battere quasi tutti i piazzati. In generale, l’allenatore sta cercando costruire il Bologna più efficace e funzionale possibile, spesso adattandolo alla squadra che deve affrontare: durante la lunga sosta, per non rinunciare all’equilibrio che gli garantiscono i centrocampisti ma allo stesso tempo provare a valorizzare Zirkzee affiancandolo ad Arnautovic, potrebbe lavorare anche su un 4-3-1-2 che eventualmente vedrebbe lo stesso Musa giocare vicino a Marko dal primo minuto o in corso d’opera.
È troppo presto, dunque, per sancire l’irrecuperabilità di un calciatore polivalente come Barrow, che paga oltremodo le movenze un po’ indolenti che lo contraddistinguono. I colpi li ha eccome, ed è un punto di partenza non da poco per un classe 1998 con ancora tanta carriera davanti. Nell’ultimo mese la scelta di Motta di dare tempo e fiducia a protagonisti poco sconosciuti sul palcoscenico della Serie A e a suoi coetanei ha pagato, ed è dunque lecito confidare che risposte altrettanto importanti potranno arrivare da un ragazzo di indubbio talento.

Fabio Cassanelli

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Foto: Getty Images (via OneFootball)