03/06/2025
Marco Salicini
Calciomercato, Palla al centro

Il valzer delle panchine (1^ parte: Serie A)

Tempo di Lettura: 3 minuti

È un valzer delle panchine da record, quello che sta smuovendo le acque del campionato italiano durante la prima mini sessione di calciomercato. In ottica Bologna, se da un lato si fanno i conti con la competitività assortita nelle prime otto-nove posizioni di classifica, a cui si aggiungerà probabilmente anche il Como, dall’altro si riparte con un vantaggio non da poco: la continuità del progetto tecnico che lega mister Vincenzo Italiano, fresco di rinnovo e motivatissimo, a Giovanni Sartori e Marco Di Vaio.
Il dietrofront di Antonio Conte e la débâcle dell’Inter in finale di Champions League, con già gli evidenti contraccolpi psicologici, hanno clamorosamente mischiato le carte in tavola e scombinato i piani delle big nostrane. In casa Juventus, oltre il danno, la beffa: da un ritorno in panchina che sembrava già preannunciato, è arrivato per giunta il no di Gasperini e diventa quasi impossibile raggiungere Simone Inzaghi. ‘A saperlo prima’ girovaga nella mente della dirigenza bianconera, peraltro in fase di netto restauro (fuori Cristiano Giuntoli, dentro Damien Comolli e non solo). La permanenza di Igor Tudor al momento è la sensazione nettamente più probabile, col sogno Zidane a quanto pare destinato a rimanere tale. Più deboli o già accantonati i profili di Marco Silva e Genesio.
Marotta ha fatto di tutto per convincere Simone Inzaghi a restare all’Inter, ma non ci è riuscito: il tecnico andrà in Arabia Saudita, all’Al-Hilal, firmando un contratto di due anni con opzione per il terzo da 25 milioni a stagione. Oltre al durissimo colpo da digerire, il piano finanziario dei nerazzurri legato al mercato non aiuta di certo a garantire rassicurazioni a colui che dovrò succedergli: Fabregas piace, Vieira e Chivu vengono accostati perché conoscono bene l’ambiente. La realtà è che l’immediata alternativa in tasca, il quadro dirigenziale interista proprio non ce l’ha.
Sarà rivoluzione in casa Milan, col ritorno di Allegri: per aver accettato un primo anno senza competizioni europee, il buon Max certe garanzie le avrà chieste… Il Napoli vuole rimanere protagonista grazie alla riconferma di Conte e ad un mercato stellare che è sul punto di decollare. Situazione delicata, invece, in casa Atalanta: bisognerà vedere come la Dea riuscirà a ripartire dopo l’addio di Gasperini, che ha tagliato un cordone ombelicale notevole. Lo stesso ‘Gasp’, che dovrà vedersela con la sponda giallorossa di Roma, avrebbe suggerito Ivan Juric come suo erede, ma ad oggi il nome più caldo è quello di Thiago Motta: l’ex juventino, per caratteristiche caratteriali e tattiche, parrebbe la scelta più idonea in quanto simile ad uno dei suoi maestri calcistici. Fioche le suggestioni Palladino e Modesto, che ha fatto molto bene con l’Under 23 bergamasca ed è un altro dei ‘figli’ di Gasperini.
Che caos a Firenze! Un turbinio preoccupante per i tempi e i modi relativi al rinnovo e in seguito alle dimissioni del già citato Palladino, al caso Pradè e al silenzio tombale sulle dinamiche che si sono susseguite. Adesso Farioli è il profilo più caldo, ma molto dipenderà dalle tempistiche, da un eventuale cambio nel ruolo di direttore sportivo, dal se e quando Stefano Pioli riuscirà a svincolarsi dall’Arabia. Gilardino, Vieira e Motta altri profili valutati. Nel mentre, in casa Lazio, Lotito è andato dritto sull’esonero del ‘povero’ Marco Baroni e sul bis di Maurizio Sarri, appoggiato dal d.s. Fabiani: tutto fatto.
A Cagliari si respira aria di divorzio con Davide Nicola: Giulini spinge per la promozione di Fabio Pisacane, ex giocatore del club sardi che quest’anno ha fatto vedere ottime cose con la Primavera: Paolo Vanoli, in uscita dal Torino (che sta per ufficializzare proprio Baroni), e Alessio Dionisi, che non ha convinto a pieno a Palermo, le altre candidature. Il Como teme le lusinghe dell’Inter per Cesc Fabregas, a cui sono già state fornite garanzie virtuose riguardo al mercato. Se però i nerazzurri però alzassero l’offerta, ecco che Daniele De Rossi e in alternativa Alvaro Arbeloa, che ha molte affinità con l’ex centrocampista di Arsenal, Barcellona e Chelsea, verrebbero chiamati a colloquio.
Alla Cremonese pare chiaro che non si proseguirà con Stroppa. La dirigenza grigiorossa vuole riaffacciarsi nella massima serie in altre maniere rispetto all’ultima retrocessione: Alberto Gilardino è il preferito, ma attenzione anche a Nicola e Di Francesco. Al Genoa rimangono serratamente convinti di andare avanti con Patrick Vieira, una delle rivelazioni di quest’ultima stagione: il tecnico francese ha dalla sua una nutrita corte e, in caso di affondi importanti, Paulo Sousa rappresenterebbe un profilo gradito. Confermati inoltre Giampaolo al Lecce, Runjaic all’Udinese, Grosso al Sassuolo e Chivu al Parma. Anche Zanetti, dopo una salvezza non facile, dovrebbe portare avanti l’incarico all’Hellas Verona insieme al d.s. Sogliano.
Infine, riflessioni in corso negli uffici del Pisa, che tornerà a riassaporare la Serie A dopo 34 lunghi anni: questa volta Pippo Inzaghi vuole ragionare con la testa sulle spalle e magari riconquistarsi per l’ennesima volta il massimo campionato col Palermo, che in tal caso gli garantirebbe maggiori garanzie per salvarsi nella stagione successiva. I toscani stanno dunque valutando i curriculum di Pirlo, Di Francesco, Pecchia, lo stesso Giampaolo e Nicola. E poi c’è una suggestione: si chiama Mark van Bommel.

Continua…

Marco Salicini

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Foto: Mattia Ozbot/Inter/Getty Images (via OneFootball)

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