La favola interrotta di Masina: dalla qualificazione ai Mondiali col Marocco all'infortunio che l'ha tenuto lontano dal Qatar

La favola interrotta di Masina: dalla qualificazione ai Mondiali col Marocco all’infortunio che l’ha tenuto lontano dal Qatar

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Chissà quante volte la mente di Adam Masina sarà andata indietro a quel pallone salvato in extremis durante Udinese-Fiorentina, che gli è costato una distorsione (prima diagnosi) e poi l’accertata rottura del legamento crociato del ginocchio destro, pietra tombale sulle speranze di disputare i Mondiali, forse gli unici della sua vita. Se c’era un bolognese sicuro di andare in Qatar (pur senza la maglia azzurra), quello era proprio Adam. Gliel’avessero detto pochi anni fa, probabilmente sarebbe stato il primo a non credere a questo paradosso.
Eppure Masina, prodotto delle giovanili del Bologna, aveva conquistato l’accesso al torneo proprio grazie al suo più grande azzardo sportivo, ovvero quello di sposare la Nazionale marocchina anziché puntare tutto su quella italiana. La scommessa s’era rivelata lungimirante e lo aveva ripagato con gli interessi: battendo 4-1 il Congo agli spareggi, a differenza di quanto non erano riusciti a fare i ragazzi di Mancini contro la modesta Macedonia del Nord, l’ex terzino sinistro rossoblù (passato al Watford, in Inghilterra, e poi all’Udinese, sempre sotto la famiglia Pozzo) s’era guadagnato l’invidia da tutti i suoi ex compagni di Serie A. Compreso Riccardo Orsolini, che ai Mondiali potrebbe arrivare alle soglie dei 30 anni, nella migliore delle ipotesi.
E pensare che nel 2015, quando era titolare nel BFC di Donadoni, Masina rifiutò la prima convocazione del Marocco, sperando ancora di esordire con la maglia dell’Italia. Il 10 novembre di quell’anno, in effetti, Luigi Di Biagio lo convocò per la prima volta in Under 21, viatico di routine verso la Nazionale maggiore, che però non si è mai fatta viva, nemmeno dopo la rifondazione del post Ventura. E così il 18 marzo 2021 Adam era tornato sui suoi passi e aveva accettato la corte serrata del Marocco, che in appena otto giorni gli ha dato la possibilità di esordire tra i senior, senza fare anticamera. Con la nuova maglia ha disputato anche l’ultima edizione della Coppa d’Africa, sempre da titolare e in tutte le partite. Poi sono arrivati appunto gli spareggi e la qualificazione, la sesta nella storia dei Leoni dell’Atlante, oggi clamorosamente arrivati ai quarti di finale, dove se la vedranno col Portogallo di Cristiano Ronaldo.
Nato il 2 gennaio 1994 a Khouribga, in Marocco, e cresciuto a Galliera con la famiglia adottiva e il fratello Zak dopo la morte della madre, Masina non ha mai rinnegato le sue origini. «Il Marocco ha creduto in me – ha raccontato in una recente intervista –. Sono venuti fino a Londra per convincermi e lì ho capito che c’era un progetto ambizioso. Ho chiesto tempo: più passava e più sentivo l’entusiasmo crescere dentro. Ho accettato anche per mia mamma, per farle un regalo, sperando di renderla orgogliosa». Stavolta ci era riuscito alla lettera. Fino all’ultima beffa, che ha fatto svanire il suo sogno mondiale.

Luca Baccolini

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Foto: Getty Images (via OneFootball)