07/07/2025
Luca Baccolini
OneFootball, Calciomercato, Palla al centro

Orsolini l’eccezione, Beukema la regola: niente insulti né stupore, pensiamo alla plusvalenza e godiamoci Vitik

Tempo di Lettura: 2 minuti

È un po’ come se la memoria del tifoso ripartisse sempre da zero, mettendosi nelle condizione di dover apprendere tutto da capo ad ogni inizio stagione. Gli insulti social a Sam Beukema, ‘reo’ di essersi battuto la mano sul petto rossoblù per poi chiedere insistentemente la cessione al Napoli, fanno pensare proprio a questo. Ma davvero dobbiamo rivivere il solito stupore per un calciatore che preferisce prendere 3 milioni di euro all’anno in una squadra scudettata e da Champions vista mare, anziché 2 al massimo (oggi ne guadagna circa 1) in Europa League e in pianura padana?

L’olandese non aveva mai fatto mistero di volersene andare in una realtà più prestigiosa. A dicembre 2024 l’aveva già rivelato urbi et orbi, mostrando le sue carte: «Entro due anni vorrei giocare in un club più grande». Detto, fatto. Non è piaciuto il modo? E allora come avrebbe dovuto liberarsi dal Bologna? Piangendo come fece Michele Paramatti prima di passare alla Juve? Quelle lacrime però erano vere, perché arrivavano da un ragazzo che qui aveva dato e avuto tutto.

Per favore, non facciamo che gli ingenui e poco civili insulti social a Beukema trasformino la nostra piazza in un’arena di sprovveduti, oltre che di maleducati. I calciatori vanno e vengono, soprattutto quelli stranieri, che per nascita e per definizione non hanno radici nel territorio. Per loro l’Italia è un’entità geografica astratta e il nostro campionato un potenziale di contratti ancora inespresso. Del resto i casi ‘alla Orsolini’, che anche ieri dal palco della sua Rotella ha dichiarato di sentire l’Emilia come una seconda casa, sono sempre più rari, e di questo occorrerebbe farsene in fretta una ragione.

Piuttosto cerchiamo di apprezzare il tempismo del Bologna nel sostituire il centrale difensivo, al quale vanno comunque i ringraziamenti per una dedizione esemplare alla causa (la Coppa Italia ce la siamo già dimenticata?). La sua maglia sarà presto affidata a Martin Vitik, più giovane di 5 anni ma nettamente più esperto dell’olandese, con più presenze in campionato e nelle coppe europee, ma soprattutto con una maggiore predisposizione al gol.

Al netto della quota riservata all’AZ Alkmaar, da cui Beukema proveniva, il BFC staccherà una plusvalenza netta da 14-15 milioni, tanto quanto è costato Vitik. Un circolo virtuoso che si rinnova. E a Beukema auguriamo di non fare la fine dei tanti rossoblù che hanno fallito a Napoli, da Britos a Diawara, da Giaccherini a Verdi. Forza Sam, e scusaci se qualcuno nel 2025 crede ancora che le maglie contino qualcosa.

Luca Baccolini

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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

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