Thiago Motta alla prova del 9: servono altri gol oltre a quelli di Arnautovic, al nuovo mister il compito di scovarli

Thiago Motta alla prova del 9: servono altri gol oltre a quelli di Arnautovic, al nuovo mister il compito di scovarli

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Il celebre We Are One che ha contraddistinto fin dall’inizio l’era Saputo, in questo primo squarcio di campionato 2022/23 ha preso un’accezione diversa: non più ‘noi siamo uno’, da intendersi come ‘tutti per uno’, ma ‘siamo trascinati da un singolo’, nella fattispecie Marko Arnautovic.
Prima della partita casalinga contro la Fiorentina, il Bologna aveva segnato 5 volte: 5 sigilli del centravanti austriaco. Domenica scorsa ‘Arna’ ha trovato un’altra rete, salendo a 6 gol in 6 gare, e poco prima si era inventato uno splendido assist per l’1-1 di Barrow. Marko dunque non detiene più la paternità totale dei timbri rossoblù, ma ha ancora il 100% del coinvolgimento diretto nelle azioni da gol della squadra.
Primo pensiero: avercene di calciatori «che non sono mai stati bomber, bolliti e a fine carriera» come lui. Secondo pensiero: se Thiago Motta ha delle priorità, una di queste è certamente trovare dei gol dagli altri giocatori.
La missione è tutt’altro che impossibile. Il neo tecnico avrà a disposizione un reparto offensivo ampio, eterogeneo e composto da elementi che sanno vedere la porta. Orsolini e Sansone sono apparsi in palla sin dalle prime battute di questa stagione, Soriano contro la Fiorentina ha ritrovato una zona di campo a lui più congeniale e se Motta scegliesse di continuare ad utilizzarlo come ha fatto Vigiani potrebbe certamente dare il suo contributo.
Barrow, dopo la rete rifilata alla Viola, sembra essersi tolto un peso, e poi ci sono due incognite come Vignato e Zirkzee. Il primo non riesce a trovare collocazione, spazio e dunque continuità, e la sua esplosione è eternamente rimandata; il secondo potrà garantire più opzioni offensive, ma avrà anche il compito non semplice di rimpiazzare Arnautovic in caso di squalifica o infortunio.
Due nuovi volti del centrocampo come Ferguson e Moro si sono presentati promettendo di poter aiutare la squadra anche in fase realizzativa, e chissà che con Motta non riescano a prendersi un certo minutaggio. Infine non va dimenticato che l’anno passato il Bologna trovò ben 10 gol coi suoi difensori (5 Hickey, 3 De Silvestri e 2 Theate).
Se il mister vorrà sperare di ottenere un bottino simile dovrà innanzitutto pretendere di più dai suoi quinti, nel caso scelga di disporsi con una difesa a tre, e soprattutto dovrà fare un gran lavoro sulle palle inattive. Lykogiannis sa segnare su punizione, e giocatori come Posch, Lucumí, Soumaoro o lo stesso De Silvestri potrebbero rendersi molto pericolosi sui calci d’angolo, a patto che Barrow e soci smettano di buttare alle ortiche la maggior parte di quelli conquistati.
Questa squadra di gol in canna ne ha, nelle prime 6 giornate di campionato Arnautovic ha pagato la cauzione per tutti ma il Bologna non può continuare ad affidare unicamente a lui il compito di bucare i portieri avversari. E allora MarkOne va benissimo, con l’augurio che continui a dominare in lungo e in largo arrivando a vincere il titolo di capocannoniere, ma We Are One nel suo significato originario sarebbe ancora meglio.

Fabio Cassanelli

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Foto: Getty Images (via OneFootball)