Thiago ottimo stratega, la squadra risponde sempre più ai comandi: questo Bologna non è un fuoco di paglia e adesso fa paura a tutti

Thiago ottimo stratega, la squadra risponde sempre più ai comandi: questo Bologna non è un fuoco di paglia e adesso fa paura a tutti

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Bologna-Inter 1-0: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.

PRO

La lezione di calcio – Il Bologna ha disputato una gara splendida. Nel primo tempo ha messo sotto gli avversari in maniera evidente grazie al possesso palla, non rinunciando a proporre il suo gioco su un campo che la pioggia ha reso insidioso. Nella ripresa l’Inter è apparsa più aggressiva ma sono stati soprattutto i ragazzi di Motta ad accettare di abbassarsi per far prendere campo ai nerazzurri e punirli con la ricerca della profondità, non a caso il gol di Orsolini è arrivato proprio da un’imbucata di Schouten. La squadra ha adottato due strategie diverse nei due tempi, sono stati bravissimi sia l’allenatore a pensarle che la squadra ad eseguirle.

Il dominio totale contro una big – Non ricordo nella storia recente del Bologna una partita in cui i rossoblù abbiano messo palesemente messo sotto una big, forse solo il 3-0 casalingo contro la Lazio del campionato scorso. I ragazzi se la sono giocata senza paura e non si è mai avvertito lo strapotere avversario che generalmente emerge quando si affrontano formazioni di tale caratura. Il BFC è stato in controllo dall’inizio alla fine e mi ha reso davvero orgoglioso.

Le tante prestazioni di alto livello – Ieri Barrow ha giocato bene dopo che aveva già mostrato leggeri segnali di risveglio a Genova, peccato solo per il gol annullato perché sarebbe stata una bella iniezione di fiducia. Cambiaso ha disputato la sua partita più convincente da quando è a Bologna, lo metto tra i migliori assieme a Schouten e Orsolini, che essendo in fiducia ha fatto sembrare semplici uno stop e una conclusione che così facili non erano (rete molto simile a quella segnata il 27 gennaio allo Spezia). Sosa è stato riconfermato con coraggio nonostante il recupero di Soumaoro e ha controllato un cliente scomodissimo come Lukaku, e Skorupski è stato decisivo anche ieri effettuando interventi non complicatissimi ma sempre con grande sicurezza. Soriano è tornato ad essere un giocatore affidabile e sbaglia poco, Dominguez svolge un preziosissimo lavoro di quantità e qualità, e non vanno infine dimenticate le prestazioni solidissime di Lucumí, Ferguson e Posch. Insomma, bravi tutti!

L’inusuale gestione del riscaldamento – Durante la gara mi ha stupito il fatto che a parte Soumaoro, che si è allenato a lungo a bordocampo, nessun giocatore del Bologna stesse facendo riscaldamento. Motta ha inserito Medel, Moro e Raimondo quasi a freddo, il che è decisamente inusuale, ma i tre hanno fatto bene e si può dire che il mister abbia avuto ragione anche in questo.

Le capacità gestionali di Motta – Il mister sta lavorando davvero bene con tutti i singoli. Pensiamo per esempio a Raimondo, passato in breve tempo dal non essere convocato nemmeno quando al Bologna mancavano tutti gli attaccanti al giocare contro Sampdoria e Inter, sempre col risultato in bilico. Thiago non l’ha mai rimproverato in pubblico, ma evidentemente voleva lanciare un messaggio che il ragazzo ha recepito, meritandosi di essere inserito nelle rotazioni.

Il sentore di svolta – Anche l’anno scorso c’era stato un momento in cui il Bologna aveva inanellato una serie di buoni risultati e aveva raggiunto un buon piazzamento in classifica, ma ricordo che allora sottolineavamo come quei punti non stessero arrivando attraverso grandi prestazioni. Quello che sta facendo Motta è diverso, questo non è un fuoco di paglia. Da settimane la squadra gioca senza Arnautovic e Zirkzee e nemmeno se ne parla più, mesi fa pareva che il BFC non potesse prescindere dalla titolarità di Medel adesso stiamo scoprendo che non è così. Sembra davvero essere arrivato il momento del Bologna, e non parlo neanche tanto di classifica quanto di salto in termini di maturità. Farebbe piacere a tutti se già alla fine di questa stagione i felsinei centrassero l’Europa, ma io dico che ancora più importante sarebbe iniziare la prossima stagione con l’autostima e la consapevolezza di poter competere sin dall’inizio per insinuarsi tra le sette squadre che da anni comandano la Serie A.

CONTRO

La reazione degli avversari – Questo è un ‘contro’ per modo di dire: ora il Bologna fa paura e il prossimo gradino che dovrà salire deriva dalle belle prestazioni e dagli ottimi risultati. Nelle prossime partite le altre squadre approcceranno i rossoblù con ancora più rispetto e attenzione, e faranno di tutto per mettere in campo contromosse efficaci. I ragazzi di Motta dovranno quindi essere bravi e pazienti nell’affrontare match sempre più spigolosi in cui gli avversari si chiuderanno e cercheranno di complicare la loro manovra. Fin qui Thiago è sembrato spesso essere un passo avanti rispetto ai tecnici rivali, speriamo continui così…

Pepè Anaclerio

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Foto: Getty Images (via OneFootball)