Un enorme lavoro dietro il trionfo del Bologna Under 17. Adesso questi ragazzi possono puntare alla Serie A

Un enorme lavoro dietro il trionfo del Bologna Under 17. Adesso questi ragazzi possono puntare alla Serie A

Tempo di Lettura: 2 minuti

La conquista di un trofeo cattura sempre l’attenzione sulle immagini della vittoria: la festa, gli abbracci, la coppa, le parole dei protagonisti. Ma di rado questi momenti permettono di rivedere in prospettiva tutto il lavoro che è servito per arrivare fino al traguardo. L’Under 17 scudettata (quarto tricolore del vivaio dopo il 1982, il 1989 e il 2001) non è il risultato di un exploit improvviso, ma di un percorso lento, cominciato sette anni fa con la riorganizzazione e il potenziamento del settore giovanile, uno dei primi punti programmatici dichiarati dall’allora debuttante Saputo (il quale aveva promesso che si sarebbe parlato di scudetto entro dieci anni… beh, è stato accontentato).
Il paradosso è che un tifoso mediamente attento alle sorti del Bologna conosce la posizione contrattuale di Mbaye ma ignora l’enorme lavoro che c’è dietro la Prima Squadra, dalla Primavera in giù, un popolo silenzioso di allenatori, collaboratori, segretari, autisti, tutor e volontari che aiutano i ragazzi a gestire la loro vita agonistica in accordo con quella scolastica.
L’Under 17 allenata da Denis Biavati, 41enne bolognese senza parentele col grande Amedeo (che da tecnico delle giovanili scoprì un certo Bulgarelli), ha trionfato prima di tutto sul terreno dell’organizzazione. «Quando cominciai ad allenare al Bologna non avevamo nemmeno il convitto», ha raccontato Biavati dopo la conquista dello scudetto. Oggi invece è proprio il convitto in zona San Donato ad assicurare ai ragazzi una quotidianità laboriosa e disciplinata, in armonia tra campo e scuola. Non è poco per chi, come Lorenzo Menegazzo (l’autore del 2-2 e del definitivo 3-2 nella finale con l’Inter), arriva da fuori regione a un’età in cui si può a malapena guidare il motorino.
Chiaramente, vincere nel settore giovanile non equivale a produrre talenti pronti per la Serie A. Proprio pochi mesi fa l’a.d. Claudio Fenucci aveva schiettamente espresso il proprio rincrescimento nel vedere come il vivaio rossoblù non producesse da tempo calciatori pronti alle sfide della Prima Squadra. Proprio questo, infatti, dovrà essere il prossimo obiettivo del Bologna.

Luca Baccolini

© Riproduzione Riservata

Foto: bolognafc.it