Per il Bologna la Conference League è soltanto un miraggio?

Rassegna stampa 07/11/2022

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CORRIERE DI BOLOGNA 

COLPO DA TRIS

Sconfitto il Torino, terzo successo di fila per i rossoblù. Motta vola e svolta coi cambi. Altro gol dalla panchina: Orsolini rinato, è il secondo consecutivo. Arnautovic galattico, Posch rete pesante. Thiago: «Merito dei giocatori. Sono come dei figli, vederli felici è il top». Vignato ritrovato, la serietà di Soriano. Il tecnico dei granata Paro: «Bisognava rivedere la sbracciata sul raddoppio». La scena ‘incriminata’ sarebbe un fallo di Orsolini su Ricci.

GAZZETTA DELLO SPORT

MOTTA VA, TORO RIMONTATO

Vantaggio di Lukic, poi Orsolini e Posch lanciano il Bologna. Buon primo tempo granata, il gol vittoria dei rossoblù viziato da un fallo ad inizio azione non sanzionato. Thiago Motta: «Tratto i miei giocatori come figli». Orsolini scherza: «Mai più titolare». Ospiti irritati: «E dire che Giua era vicino». Paro è netto: «Di solito certe sbracciate sono da sanzionare». Distorsione alla caviglia per Pellegri, che esce dal campo dopo la prima azione di gioco.

REPUBBLICA

IL BOLOGNA TORNA A SORRIDERE

Orsolini (secondo gol decisivo consecutivo) e Posch (prima rete in Italia) ribaltano il Torino. Terzo successo di fila, il quarto con la Coppa Italia. E nuova rimonta dopo Monza. Motta: «Tutto merito dei ragazzi, per me sono come figli». Vignato si accende, Soriano incide, Skorupski quasi inoperoso. Il tecnico ha ridato forma alla squadra.

RESTO DEL CARLINO

CHE BEL BOLOGNA, ESPLODE LA FESTA

Orso e Posch, un Bologna da grandi numeri. I rossoblù rimontano e battono 2-1 il Torino, decisivi i cambi. Terza vittoria di fila in campionato, la numero 900 della storia in Serie A: Dall’Ara in delirio. Mercoledì Medel e compagni a San Siro con l’Inter per una gara sulla carta proibitiva: ma già a Napoli si era rischiata l’impresa. Orsolini spiega il segreto della rinascita: «Ci divertiamo. Chiederò al mister di non essere mai titolare». Motta: «Il merito è solo dei ragazzi. Alleno un gruppo fantastico, basta guardare lo spirito di chi è entrato nella ripresa. Non c’è mai bisogno di alzare la voce. Serviva solo un po’ di pazienza».

Foto: Getty Images (via OneFootball)