1920: Erich Wolfgang Korngold - La città morta

1920: Erich Wolfgang Korngold – La città morta

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Nel marzo 1920 il presidente del Bologna FC Cesare Medica, industriale degli spettacoli che diede anche il nome all’attuale cinema di via Monte Grappa, annunciò l’intenzione di acquistare il terreno su cui sorgeva il campo dello Sterlino, «condizione indispensabile – spiegò – affinché il Bologna possa perseguire lo scopo di sua costituzione, perché un terreno in affitto non permette con tranquillità il compimento di tutti i lavori necessari». Con 70.803 lire, quanto fu corrisposto al proprietario dei terreni, il principe Astorre Hercolani, Medica salvò lo Sterlino e vi avviò i primi lavori: la tribuna coperta in cemento armato dotata di spogliatoi, il magazzino e persino l’abitazione di un custode permanente. Il Bologna si ritrovò così uno degli stadi più all’avanguardia d’Italia.
Questa, invece, era la musica che nasceva in quell’anno. Sì, è ancora lui: Erich Wolfang Korngold, che a 23 anni riesce a scrivere una delle opere più belle e inquietanti di tutti i tempi, La città morta. Di cui ora ascoltiamo un estratto cantato da Renée Fleming.

Luca Baccolini

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