C come Capra

C come Capra

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Ristorante di pesce, il noto ‘Marittimo’ sul porto di Cattolica. Attaccate alle pareti, foto del Bologna anni Sessanta.
Al momento di pagare, per ricevere un improbabile sconto faccio capire al titolare di essere un tifoso rossoblù.
«Sei troppo giovane per ricordarti certe cose», mi fa. E io gli rispondo: «E se ti elenco la formazione del settimo scudetto?».
Lui mi dà corda. Poi, sbalordito per la mia conoscenza, mi chiede: «Ma era l’undici base?».
E qui entro in gioco seriamente: «No! Pascutti, ala titolare, era squalificato e venne sostituito da un difensore poco noto, Bruno Capra detto ‘Johnny’, che si rivelò una delle armi decisive per contenere le sfuriate degli interisti sulla destra».
Per la cronaca, ci fece un mega sconto.
L’invenzione del nostro tecnico, il grande Fulvio Bernardini, fu uno dei primi casi di centrocampista difensivo, o anche di terzino fluidificante, a discapito di un attaccante.
Come noto, il 7 giugno 1964 all’Olimpico di Roma vincemmo 2-0, prendendoci spareggio e tricolore.

Roberto Porrelli

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