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Motta: “La vittoria più bella della mia gestione, battuta una big con lo spirito giusto. Difficile parlare di singoli, tutti danno un contributo prezioso”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e Sky Sport e poi in conferenza stampa dal tecnico rossoblù Thiago Motta al termine di Atalanta-Bologna 0-2.

La vittoria più bella – «Ad oggi questa è la vittoria migliore della mia gestione, considerando come abbiamo giocato e il valore dell’avversaria: ho visto un grande spirito, abbiamo affrontato una grande squadra nella maniera giusta. L’Atalanta ti mette sotto se non la sai pressare, vuole sempre giocare e affrontarla non è mai facile, siamo stati bravi ad attaccare con tanti effettivi diversi e a farle male. In generale abbiamo visto all’opera due formazioni che lottavano su ogni pallone, e guardare questa partita credo sia stato un piacere per tutti, al di là del risultato. Ora posso solo dire che dobbiamo continuare così, sperare di recuperare gli infortunati e poi pensare al Milan per sfidarlo nella maniera migliore possibile».

Godiamoci i tre punti – «Ogni partita è una storia a sé, hanno poco senso i confronti sia con la gara d’andata che con l’ultima contro l’Udinese. Dopo la vittoria sui friulani avevo detto che avremmo potuto fare meglio per quelle che sono le nostre caratteristiche e perché, nonostante l’avessimo sbloccata subito, avevamo anche sofferto tanto: oggi, dato il valore degli avversari, dico solo che è il momento di goderci la soddisfazione per i tre punti conquistati».

Un muro invalicabile – «Soumaoro e Lucumí hanno fatto un lavoro fantastico, ma il merito della prestazione difensiva e della porta inviolata va condiviso anche coi loro compagni. A loro due dico che sono stati bravi negli uno contro uno, li hanno accettati con grande coraggio e hanno contenuto bene avversari di grande valore».

Ferguson encomiabile – «Lewis ha una mentalità fantastica, e poi ha un’ottima tecnica e si mette spesso in condizione di vedere la porta. Sono sicuro che se gli chiedessi di andare tra i pali accetterebbe di farlo, e non solo, sarebbe convinto di potersela cavare (sorride, ndr). Per il suo bene gli auguro di conservare questo atteggiamento lungo tutto l’arco della carriera».

Orsolini, Sansone e non solo – «Riccardo ha svolto un ottimo lavoro, così come i suoi compagni, e ha segnato un gol importante che ha sigillato una vittoria meritata. Oggi è difficile parlare di singoli, lo stesso Nicola ha fatto un grande lavoro non solo in attacco ma anche in fase di riconquista del pallone. Quello che mi piace è che tutti partecipano e riescono a dare un contributo prezioso al nostro gioco, a prescindere da quanto spazio hanno».

Zirkzee, potenziale enorme – «Joshua ha fatto molto bene, non gli va messa troppa pressione perché ricordiamo che ha solo ventun anni. Ha delle potenzialità enormi e deve diventarne totalmente consapevole, tenendo a mente che la squadra gioca bene è anche merito suo. Detto questo, deve anche trovare continuità: oggi in certi momenti è stato bellissimo guardarlo giocare, ma in altri mi aspetto partecipi di più all’azione. Sa cosa gli chiediamo, sono sicuro che con la voglia che ha di migliorarsi si ritaglierà ancora più spazio».

L’approccio tattico e quello emotivo – «Il calcio cambia di continuo e io e il mio staff dobbiamo essere sempre attenti a quello che possiamo migliorare e proporre al gruppo. Il merito va dato ai ragazzi, perché trasferiscono sul campo le nostre idee, interpretandole bene in entrambe le fasi. Sono encomiabili dal punto di vista dell’applicazione, ma vivono anche di emozioni e sensazioni: il nostro compito è anche quello di far capire loro che più continuiamo a lavorare tutti nella stessa direzione, più soddisfazioni ci toglieremo».

Modello Gasp – «Ho avuto la fortuna di avere Gasperini vicino tutti i giorni in un momento difficile, nutro un’ammirazione enorme per la sua capacità di restare ad alto livello per tanto tempo. Il mister mette grande passione nel suo lavoro, ed è grazie a questo che riesce a far rendere così bene la sua Atalanta anno dopo anno».

A Bergamo in 1.200 – «Voglio ringraziare la nostra gente, i tifosi ci seguono ovunque e si sentono parte di quello che vedono in campo: è soprattutto per loro che facciamo questo mestiere».

Foto: Getty Images (via OneFootball)