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Motta: “Sono triste, meritavamo di più contro una squadra che ha perso solo tempo. Non temo che l’entusiasmo cali, testa alla Samp”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e poi in conferenza stampa dal tecnico rossoblù Thiago Motta al termine di Bologna-Monza 0-1.

Poche idee in attacco – «Non sono arrabbiato ma triste, avevamo preparato bene la partita in settimana e avremmo meritato di più. Il Monza si difende in maniera diversa rispetto alla Fiorentina e avremmo dovuto attaccare la loro linea senza forzare le giocate su un unico lato: con ribaltamenti di fronte e circolazione di palla avremmo potuto metterci in condizione di crossare in maniera più pericolosa, purtroppo non ci siamo riusciti. È stato questo a pesare, non l’assenza di un centravanti».

Perdite di tempo inaccettabili – «Nel primo tempo c’era rigore per fallo di mano di Sensi su tiro di Orsolini, non capisco perché non ci sia stato fischiato. Oltre a questo, dispiace vedere che dei giocatori che prendono in giro avversari e tifosi per novanta minuti possano tornare a casa coi tre punti, il loro atteggiamento anziché essere punito dall’arbitro viene ricompensato: ogni domenica vediamo giocatori ‘svenire’ ad ogni contatto per perdere tempo, se non si dà mai un segnale forte le cose in Italia non cambieranno mai».

Scelte di formazione – «Ho preferito Ferguson a Soriano da ‘falso 9’ per come avrebbe potuto scambiare la sua posizione coi compagni di centrocampo, e non ho impiegato Barrow come punta perché non sarebbe stata la partita giusta per farlo, e poi perché a mio avviso Musa è un esterno».

Arnautovic, ammonizione ingenua – «La squalifica di Marko? Non potrà esserci contro la Sampdoria ma avrà più tempo per rimettersi in forma e tornare in condizione».

Sosa troppo morbido sul gol di Petagna – «Si fanno errori in campo, è normale, capita. Se gli avversari segnano la colpa non è mai di un solo giocatore, c’è una catena di eventi che porta ad un gol subito. Siamo una squadra quando si vince e quando si perde, dopo una sconfitta non voglio che si punti sempre il dito contro qualcuno».

Resettare e pensare alla prossima – «Non temo un calo di entusiasmo a causa della sconfitta, dobbiamo solo digerirla e rimetterci al lavoro. Abbiamo dato il massimo e il pubblico lo sa, alla fine i tifosi erano scontenti ma ci hanno incitati perché sanno quanto i ragazzi si siano spesi. Affrontavamo un’avversaria che veniva da sette risultati utili consecutivi, sapevamo non sarebbe stato facile, dobbiamo soltanto mantenere i piedi per terra e preparare al meglio la sfida contro la Sampdoria».

Foto: Getty Images (via OneFootball)