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Motta: “Vittoria fantastica ma potevamo fare ancora meglio. Lavoro per trasmettere voglia, entusiasmo e mentalità, serve ambizione ogni giorno”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e Sky Sport e poi in conferenza stampa dal tecnico rossoblù Thiago Motta al termine di Bologna-Udinese 3-0.

Statistiche sorprendenti – «Abbiamo fatto meglio dell’Udinese per duelli vinti e seconde palle conquistate anche nel primo tempo? Non me n’ero reso conto, dovrò scusarmi coi ragazzi (sorride, ndr)».

Bastone e carota – «Abbiamo ottenuto una vittoria bella e importante, il risultato è fantastico e meritato ma allo stesso tempo credo che nel primo tempo avremmo potuto fare meglio: in partite terminate con un risultato meno netto avevamo complessivamente giocato meglio rispetto ad oggi».

Gioco di squadra – «I ragazzi lavorano uno per l’altro in qualsiasi momento e soprattutto nelle difficoltà. Nei momenti critici ci sono due strade: ci si può incolpare reciprocamente puntandosi il dito o mettersi insieme a lavorare, e questa squadra sceglie sempre la seconda via. Oggi quando c’era bisogno di difendere hanno aiutato tutti, anche Sansone, Barrow ed Aebischer, mentre in fase offensiva si proponevano pure i difensori, tra cui Posch che ha trovato un grandissimo gol. Sono molto contento di quello che ho visto, perché questa deve sempre essere la nostra filosofia».

Ferguson arma preziosa – «Lewis svolge le due fasi molto bene ed è bravissimo anche in transizione, ha una mentalità fantastica e riesce a trasferirla ai suoi compagni. Oggi l’ho schierato leggermente arretrato perché avevo la necessità di equilibrare il rapporto numerico a centrocampo e ottenere il controllo della partita. Nel secondo tempo ci è riuscito bene, nel primo tempo dopo il 2-0 abbiamo un po’ subito il gioco dell’Udinese ed è un aspetto su cui dobbiamo migliorare».

Moro MVP – «Nikola ha fatto una buonissima partita, sono contento per il suo gol ma deve tirare ancora di più: ha nel suo repertorio la conclusione da fuori, può segnare più reti o comunque spaventare il difensore, spingerlo ad accorciare e quindi creare più spazi. Si allena alla grande, gioca sempre dando il massimo. Alla fine è uscito per una piccola distorsione alla caviglia, ma sta bene».

Un plauso a Sansone – «Nicola esausto? È normale, che alla fine fosse così stanco, ha fatto grandi movimenti sia incontro alla palla che andando in profondità, e ha aiutato i compagni in raddoppio per tutta la partita».

In una parola: ambizione – «Non mi considero un ‘martello’, ma se volete chiamarmi così lo accetto (sorride, ndr). Semplicemente so che è compito mio trasmettere voglia, entusiasmo e mentalità, è il mio lavoro e la mia sfida. L’obiettivo che ci poniamo è quello di fare meglio rispetto al giorno precedente, sappiamo che ci saranno momenti buoni e meno buoni e che le cose potranno funzionare o meno a seconda delle giornate o degli avversari, ma la base dev’essere il lavoro. Dobbiamo svegliarci al mattino con ambizione, e metterci nelle condizioni ideali per affrontare le partite al meglio».

C’è spazio per tutti – «Noi non siamo solamente un gruppo, il Bologna è la nostra seconda famiglia. Passiamo tanto tempo assieme, io aspetto tutti perché so che ciascun ragazzo può dare il suo contributo. Oggi chi finora aveva giocato meno ha trovato dei minuti perché se l’è meritato con il lavoro svolto in settimana, a me non resta che scegliere la rosa migliore da mettere in campo a seconda del momento. Oggi ci mancavano sia Arnautovic che Cambiaso, li aspettiamo entrambi perché tutti e due possono darci una grossa mano».

Ogni cosa a suo tempo – «Non mi sembra questo il momento di parlare di come rinforzare la squadra: è un discorso che affronteremo più avanti, arriverà il giorno in cui parlare di futuro avrà un senso ma adesso voglio concentrarmi solo sull’Atalanta».

Foto: Getty Images (via OneFootball)