Motta e il Bologna si complicano la vita e spianano la strada al Sassuolo, poi splendida rimonta e tripudio al Dall'Ara: 4-2!

Motta e il Bologna si complicano la vita e spianano la strada al Sassuolo, poi splendida rimonta e tripudio al Dall’Ara: 4-2!

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Reduce dal prestigioso e meritato pareggio ottenuto sul campo del Milan, il Bologna torna tra le mura amiche del Dall’Ara per la prima di tre gare casalinghe consecutive. Di fronte c’è un Sassuolo pericolante e senza il suo leader tecnico Berardi, che Dionisi schiera secondo un 4-2-3-1 lanciando dall’inizio i giovani Viti in difesa, Lipani in mediana e Volpato sulla trequarti, con Pinamonti unica punta. Motta, squalificato e sostituito in panchina dal vice Hugeux, si schiera in maniera speculare riproponendo in blocco la formazione di San Siro, con l’unica eccezione del rientrante Posch al posto di De Silvestri nel ruolo di terzino destro: fiducia confermata a Fabbian e Urbanski, di nuovo out Karlsson, Orsolini e Saelemaekers.
Fin dall’avvio i rossoblù non brillano per precisione e attenzione, e quanto accade al 14′ è la logica conseguenza di questo atteggiamento rivedibile: Skorupski serve come peggio non si può Freuler appena fuori dall’area, lo svizzero non può arrivarci e Thorstvedt ne approfitta per inserirsi e siglare di potenza lo 0-1. La reazione del BFC arriva al 19′, quando Urbanski scodella nel mezzo un pallone che Zirkzee di punta non riesce ad indirizzare nello specchio, quindi al 22′ lo stesso olandese si mette in mostra con un velenoso sinistro sporcato sul fondo dopo un pregevole spunto personale. Sul corner che ne consegue ancora Joshua, autentico trascinatore, si avventa sulla sfera e in girata la scaraventa nel sacco, aiutato da una deviazione di Viti. Sembra l’inizio della riscossa, invece i ragazzi di Thiago tornano a sonnecchiare e gli ospiti rimettono le mani sul match: al 29′ Thorstvedt non crea grossi grattacapi a Skorupski con una rasoiata dal limite, mentre Volpato al 33′ estrae dal cilindro un fantastico mancino dai sedici metri che non dà scampo al portiere polacco. Da quel momento in poi non registrano altre occasioni, e così si va al riposo su un sorprendente ma sacrosanto 1-2.
Nell’intervallo Motta non modifica nulla ma la sua squadra esce comunque dagli spogliatoi con una faccia diversa, e al 3′ Urbanski sfiora il pareggio con un tiro dalla distanza alzato in angolo da Thorstvedt. Il Sassuolo si rifà vivo in attacco al 6′, quando un’incursione di Pedersen termina con una conclusione di poco a lato, quindi al 13′ il tecnico rossoblù si decide a far entrare Orsolini e Saelemaekers (in luogo di Aebischer e Urbanski), e lì sì che il Bologna cambia totalmente volto. Al 16′ il numero 7 impatta male il pallone su invitante sponda di Zirkzee, al 21′ il 56′ ci prova dalla distanza ma il suo tiro viene contrato, e al 22′ Calafiori va a centimetri dalla rete con una staffilata da centro area. Il gol è nell’aria e arriva puntuale al 28′: sovrapposizione di Kristiansen sulla sinistra, traversone al bacio e stacco imperioso di Fabbian a conficcare nell’angolino il 2-2. Lo stadio si incendia, i neroverdi accusano il colpo e i felsinei (inserendo anche Lykogiannis e Moro) con carattere e qualità completano l’opera: altro perfetto appoggio di Zirkzee per capitan Ferguson, che si sposta la palla sul destro e lascia partire un fendente in pieno stile Lampard imparabile per Consigli.
I ragazzi di Dionisi sono quasi al tappeto, ma per non rischiare nulla nel finale serve il colpo del k.o. A piazzarlo, al 41′, è Saelemaekers, autore forse della miglior porzione di gara da quando è arrivato sotto le Due Torri: dopo uno splendido fraseggio nello stretto tra il belga e diversi compagni, Tressoldi interviene ma il suo rinvio sbilenco riconsegna il possesso all’ex Milan, che mette a sedere lo stesso brasiliano e con un colpo da biliardo piazza la palla là dove il portiere non può arrivare. Ora sì che il Dall’Ara, passati gli spaventi e la sofferenza, può liberare tutta la sua gioia, al pari di Thiago nel suo box in tribuna. Per il Bologna una vittoria pirotecnica che vale il momentaneo quarto posto insieme all’Atalanta a quota 36, per i calciatori e l’allenatore (che fin qui stanno facendo qualcosa di straordinario, non va mai dimenticato) un paio di lezioni importanti di cui fare tesoro. Uno: se si vuole arrivare in Europa non si deve sottovalutare nessuno e non si può staccare la spina nemmeno per un istante. Due: i migliori, pur coi loro difetti, devono giocare sempre.

BOLOGNA-SASSUOLO 4-2

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Calafiori, Kristiansen (37′ st Lykogiannis); Aebischer (13′ st Orsolini), Freuler; Fabbian (37′ st Moro), Ferguson, Urbanski (13′ st Saelemaekers); Zirkzee.
A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Corazza, De Silvestri, Ilic, Lucumí, Karlsson, Odgaard.
All.: Motta (Hugeux in panchina)

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Pedersen, Erlic (36′ st Tressoldi), Viti, Doig; Lipani (14′ st Boloca), Thorstvedt; Volpato (14′ st Ceide), Bajrami (23′ st Racic), Laurienté; Pinamonti (36′ st Mulattieri).
A disp.: Cragno, Pegolo, Ferrari, Missori, Tressoldi.
All.: Dionisi

Arbitro: Sacchi di Macerata
Ammoniti: 46′ pt Thorstvedt (S), 10′ st Aebischer (B), 40′ st Boloca (S), 48′ st Doig (S)
Espulsi:
Marcatori: 14′ pt Thorstvedt (S), 24′ pt aut. Viti (B), 34′ pt Volpato (S), 28′ st Fabbian (B), 38′ st Ferguson (B), 41′ st Saelemaekers (B)
Recupero: 1′ pt, 4′ st
Note: 20.932 spettatori (di cui 14.271 abbonati)

Simone Minghinelli

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Foto: Getty Images (via OneFootball)