Ottavo posto o no, è un Bologna che rende orgogliosi: Osimhen lancia il Napoli, Ferguson e De Silvestri regalano un meritato 2-2 ai rossoblù

Ottavo posto o no, è un Bologna che rende orgogliosi: Osimhen lancia il Napoli, Ferguson e De Silvestri regalano un meritato 2-2 ai rossoblù

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È tempo di saluti al proprio pubblico per il Bologna, che nell’ultimo appuntamento casalingo della stagione ospita i campioni d’Italia del Napoli: la sfida, ricca di contenuti tra campo e voci di mercato, può valere l’ottavo posto, Monza permettendo. In un Dall’Ara molto vicino al tutto esaurito (metà dell’incasso destinato alle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna, oltre ai soldi raccolti nei vari settori che verranno raddoppiati da Saputo, presente in tribuna), con una nutritissima presenza di tifosi ospiti, Motta si affida al suo collaudato 4-1-4-1 con Schouten davanti alla difesa, Aebischer (al posto dello squalificato Orsolini) e Barrow esterni offensivi e Arnautovic di punta. Di contro Spalletti, nonostante il tricolore già cucito sul petto, opta per 4-3-3 non troppo distante da quello base, con le uniche eccezioni di Gollini tra i pali, Bereszynski terzino destro e Zerbin davanti a lui nel tridente d’attacco.
Le due squadre cominciano spartendosi il dominio del possesso palla: prima meglio i partenopei, poi leggera prevalenza felsinea, con qualche iniziativa interessante su ambo i lati ma nessuna vera occasione da gol. Gol che però arriva, d’improvviso, al 14, quando Skorupski pensa bene di servire Cambiaso dentro la propria area piccola ma anziché al compagno appoggia la sfera all’accorrente Osimhen, che quasi non ci crede e la deposita nel sacco. Doccia gelata per il BFC e Napoli che prova subito a colpire di nuovo, ma al 18’ Anguissa non angola il suo tiro dalla distanza e Skorupski blocca a terra. Col passare dei minuti i padroni di casa si scrollano di dosso lo sconforto e riprendono a stazionare nella metà campo avversaria, battendo anche qualche colpo: al 25’ volée centrale di Dominguez, al 26’ destro di Barrow sul fondo, e al 33’ invitante suggerimento a rimorchio di Schouten su cui non si avventa nessuno.
Gli uomini di Spalletti si accendono a intermittenza, ma ogni volta che lo fanno diventano pericolosi. Come al 34’, con Osimhen da posizione defilata e Zerbin dai sedici metri (aiutato da un rimbalzo beffardo) che chiamano Skorupski a due parate tutt’altro che semplici. Sul capovolgimento di fronte, ecco la chance più ghiotta per i rossoblù: Dominguez controlla al limite dell’area e scaglia una rasoiata che esce di nulla. Il match si fa sempre più combattuto e frizzante e nel finale, dopo un velenoso spunto di Kvaratskhelia stoppato in extremis dalla difesa di casa, Arnautovic ha sul piede due ottime possibilità per segnare, ma le spreca entrambe: al 41’ ottimo recupero alto di Dominguez su Olivera, filtrante per l’austriaco ed esterno a lato, e al 43’ piattone debolissimo su assist di Aebischer. E così si va al riposo sullo 0-1.
Il secondo tempo si apre con un cambio tattico di Motta, che inverte la posizione di Barrow ed Aebischer, ed è proprio lo svizzero che al 5’ va vicino al gol di testa su cross di Barrow. Al 6’, invece, è ancora Arnautovic a presentarsi in zona Gollini, ma il suo tocco col mancino non è né un tiro né un passaggio e l’azione sfuma. Sul versante opposto Osimhen, indomabile, non intende fermarsi, e all’8’ Skorupski compie un mezzo miracolo per neutralizzare un’incornata del nigeriano da corner. Il polacco può però farci poco al 9’, quando Bereszynski manda in porta il suo centravanti e quest’ultimo non si fa pregare: diagonale potente e 0-2. Tre minuti più tardi lo stesso Osimhen va vicino al tris e alla tripletta con uno spunto simile ma mira peggiore, quindi fra il 13’ e il 14’ sono Zerbin (staffilata respinta da Skorupski) e ‘Kvara’ a far tremare i felsinei.
Attorno al quarto d’ora Motta prova a modificare qualcosa inserendo Moro, Zirkzee e Sansone per Aebischer, Arnautovic e Barrow, e le mosse pagano subito perché al 18’ il numero 10 impegna severamente Gollini e sulla smanacciata del portiere azzurro arriva puntuale Ferguson: sesto centro per lo scozzese e 1-2. A quel punto l’inerzia della partita, vista anche l’uscita di scena di Kvaratskhelia e Osimhen, inizia a pendere dalla parte petroniana, col pallone che gira benissimo e le occasioni che fioccano: al 28’ conclusione alta di Sansone da una zolla molto invitante, al 37’ bordata di Cambiaso sporcata di un soffio a fil di palo, e al 38’ super salvataggio di Bereszynski su traversone al bacio di Moro indirizzato ancora a Sansone. Thiago intanto aveva inserito Medel (arretrato di fianco a Lucumí) e De Silvestri, altra idea azzeccata: al 39’ angolo ben calciato da Sansone e inzuccata vincente del vicecapitano, per il 2-2 e il tripudio dei tifosi di fede rossoblù.
Capitan Dominguez (monumentale) e compagni sentono profumo di vittoria, quella che servirebbe per riprendersi l’ottava piazza, e ci vanno vicini nel rush finale: al 43’ tentativo di Cambiaso fra le braccia di Gollini, al 48’ fantastica sterzata di Zirkzee e sinistro allargato fuori dallo specchio dal neo entrato Juan Jesus, e al 52’ gol di Sansone a tu per tu con Gollini ma bandierina alta del guardalinee e colpaccio annullato per offside. Sarebbe stato troppo, o forse no, di sicuro avrebbe consentito al Bologna di rimettersi davanti a Fiorentina, Torino e Monza (battuto in casa dal Lecce, che si è messo in salvo), compito che adesso, a novanta minuti dal termine della stagione, appare quantomeno complicato. Uscendo però dai discorsi di punti e classifica, ovviamente fondamentali, va sottolineato lo splendido cammino di questo gruppo, testimoniato da un entusiasmo che non si respirava da tempo: solo applausi, al triplice fischio, per Motta e i suoi ragazzi, capaci di fermare un’altra big sempre e comunque attraverso una strada di gioco e carattere. La speranza, al di là di come finirà, è che un campionato del genere funga da trampolino di lancio verso traguardi più prestigiosi: è un’occasione da non sprecare.

BOLOGNA-NAPOLI 2-2

BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski; Posch (29’ st De Silvestri), Bonifazi (29’ st Medel), Lucumí, Cambiaso; Schouten; Aebischer (15’ st Sansone), Ferguson, Dominguez, Barrow (15’ st Moro); Arnautovic (15’ st Zirkzee).
A disp.: Bardi, Ravaglia, Lykogiannis, Sosa, Pyyhtia.
All.: Motta

NAPOLI (4-3-3): Gollini; Bereszynski, Rrahmani, Kim (33’ st J. Jesus), Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski (39’ st Gaetano); Zerbin (33’ st Zedadka), Osimhen (21’ st Simeone), Kvaratskhelia (21’ st Raspadori).
A disp.: Marfella, Meret, Di Lorenzo, Ostigard, Demme, Ndombelé.
All.: Spalletti
Arbitro: Marcenaro di Genova

Ammoniti: 39’ pt Kim (N), 21’ st Rrahmani (N), 22’ st Dominguez (B), 35’ st Bereszynski (N)
Espulsi:
Marcatori: 14’ pt, 9’ st Osimhen (N), 17’ st Ferguson (B), 39’ st De Silvestri (B)
Recupero: 2’ pt, 7’ st
Note: 27.209 spettatori (di cui 12.576 abbonati)

Simone Minghinelli

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Foto: bolognafc.it