Qualità e forza mentale, ribaltata una partita rognosa. Zirkzee è classe pura, bello e intelligente il sostegno del Dall'Ara

Qualità e forza mentale, ribaltata una partita rognosa. Zirkzee è classe pura, bello e intelligente il sostegno del Dall’Ara

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Bologna-Cagliari 2-1: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.

PRO

L’affermazione in una gara rognosa – La serata di ieri dimostra che in Serie A non ci sono partite facili. Alla fine ne è uscita una vittoria meritatissima, ma il calcio speculativo e di contropiede di Ranieri ha comunque messo in difficoltà il Bologna, perché ha interdetto il punto forte dei felsinei, ovvero il possesso e la circolazione della palla. In situazioni del genere devi essere bravo a creare spazi, magari puntando e saltando l’uomo, cosa che Ndoye e Karlsson (soprattutto il primo) hanno provato a fare con alterne fortune. Ad ogni modo, per la mole di gioco creata e gli episodi, la squadra di Motta si è presa la prima vittoria in campionato e tre punti sacrosanti.

La fiducia e la forza mentale – L’aspetto che più mi piace di questa squadra è la mentalità forte che hanno i ragazzi. Il primo tempo è stato dominato dal punto di vista del possesso e del gioco, ma alla mezzora si è portato in vantaggio il Cagliari. Nonostante ciò il Bologna non ha perso la testa e ha continuato a proporre il suo calcio, senza accelerare più del dovuto né forzare. Il match ha preso una piega non facile, perché mentalmente è disagevole avere il controllo e trovarsi sotto, eppure i rossoblù sono riusciti a completare il ribaltone. La sicurezza nei propri mezzi che il gruppo si è costruito da quando c’è Motta permette non soltanto di andare a vincere delle partite che spesso in passato venivano perse, ma anche ai nuovi arrivati di integrarsi molto più velocemente in un meccanismo funzionante ed efficace.

Il talento di Zirkzee – Joshua continua a mettere in mostra la sua incredibile tecnica: il gol dell’1-1 ha visto anche la complicità di Radunovic, ma quello del possibile 3-1 che gli è stato annullato ce l’ho ancora negli occhi, è classe pura. L’olandese dando risposte importanti considerando il ruolo assunto nella squadra dopo la cessione di Arnautovic, dev’essere più concreto e un po’ meno lezioso ma dai colpi davvero clamorosi.

I numerosi singoli sugli scudi – La squadra è stata (ri)costruita su misura per Motta, sono arrivati calciatori polivalenti e di qualità. Fabbian sul 2-1 è stato fortunato ma il gol è comunque frutto del suo non darsi mai per vinto: per dirla come il nostro mister, il ragazzo ha il gol nel sangue. Kristiansen ha esordito alla grande, ancor di più se si considera che era fermo da un po’ di tempo, e Ndoye continua a dimostrare di avere numeri importanti. Karlsson è partito molto bene e ha rischiato di sbloccare la partita con un tiro che, se fosse entrato, avrebbe fatto venire giù lo stadio: da un certo punto in poi credo abbia iniziato a stare più che altro attento a quello che gli chiedeva Thiago, perdendo un po’ quell’istinto e quell’imprevedibilità che lo rendono il giocatore che è, ma ha tutto il tempo per trovare le misure e cominciare a incidere.

Il Dall’Ara caldo e mai impaziente – La cornice di pubblico è stata meravigliosa, non solo perché lo stadio era quasi pieno ma perché dopo lo 0-1 i tifosi sono stati bravi a capire il momento della partita e a non lasciarsi andare all’insofferenza. Quest’anno la gente si aspetta di più, è legittimo dopo il campionato scorso e questa campagna acquisti, ma ieri non ha preteso più del dovuto e ha sempre sostenuto i rossoblù. Certo, nel corso della stagione le aspettative dei tifosi cresceranno ancora e sia Motta che i ragazzi dovranno riuscire a reggere la pressione. Comunque la squadra c’è, il tasso tecnico è alto come mai in precedenza e la rosa è abbondante anche a livello numerico. Le premesse sono ottime, infortuni e arbitri permettendo…

CONTRO

L’errore di Beukema – Il gol incassato è figlio di un errore di Beukema. Capita, i difensori si trovano spesso uno contro uno e Luvumbo è una scheggia impazzita, uno di quei giocatori che ti puntano continuamente e ti mettono in difficoltà: ieri è stato l’unico ad aver dato veramente dei grattacapi al Bologna con i suoi strappi e la sua velocità.

Pepè Anaclerio

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Foto: Getty Images (via OneFootball)