L’obiettività
Dopo la gara contro la Roma, in troppi hanno già tirato delle somme. Mi sembra un filino presto, visto che mancano ancora tre giornate al termine e gli obiettivi del Bologna sono a portata di mano.
Il più complicato, l’ottavo posto, dista appena 2 punti da squadre che in caso di arrivo alla pari, per scontri diretti, potrebbero essere scavalcate; quota 52, invece, è lontana 5 punti, dunque per tagliare quel traguardo basterebbero una vittoria e 2 pareggi.
Eppure in tanti ieri sera, durante il post partita, hanno fatto una sorta di resoconto del campionato: pare esserci una gran voglia di veder finire questa stagione che, in realtà, ci ha riservato tante soddisfazioni.
Io ritengo che si debba cercare di essere più obiettivi quando ci si pongono, per l’appunto, degli obiettivi, perché altrimenti si perde un po’ il senso delle proporzioni: essere delusi per i pareggi casalinghi con Milan e Roma (rimaneggiate sì, ma anche Motta deve sempre scontare tante defezioni) vuol dire aver alzato, e di molto, il livello delle aspettative. Questo, già di per sé, sembrerebbe un fattore di crescita.
Ecco uno degli obiettivi centrati, non dichiarato ma sostanziale: avere una squadra che se la gioca con tutti e che comanda le partite sotto l’aspetto del gioco e del dominio del palleggio (54,6% e sesto posto momentaneo nella speciale graduatoria, un dato importante).
Osservando la classifica, le squadre nei primi 10 posti fanno del possesso palla una delle basi su cui poggiare il loro gioco: solo Juventus e Roma sono al di sotto del 50% di possesso medio a gara; di contro, tutte le squadre della parte destra sono abbondantemente al di sotto del 50%, eccetto il Bologna.
Lo ‘stile di gioco’ di Thiago Motta è una buona base per costruire un futuro importante.
Chiudo con un saluto ad un grande Mods, l’amico ‘Bozza’. Ci mancherai.
Tosco – www.madeinbo.tv
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Foto: Getty Images (via OneFootball)
